
"Essere un israeliano di 70 anni è come essere un americano di 250 e avere conosciuto Lincoln e George Washington", ha scherzato il giorno del suo compleanno. Viene da sorridere a quanti - come la sottoscritta - ricordano di quel suo incontro, poco più che ventenne, con Ben Gurion e la discussione che ne nacque - ai limiti dell'assurdo - su Spinoza.
Amos Oz è Israele, uno dei pochi che più di tutti ne ha assorbito, capito, osservato e studiato l'essenza. E' senso vivo e pulsante della profondità dell'anima e che quindi non conosce bandiere ma empatia totale, commozione pura, gioia e rivoluzione.