
La polemica starà pure sfumando ma solo il pensiero di boicottare Israele perché indegno ospite d’onore alla Fiera Internazionale del Libro di Torino dovrebbe farci riflettere. Voglio suggerire una cosa a quelle anime belle che, invece di spendersi a favore del dialogo e di formulare proposte costruttive per alleviare la ferita mediorientale, si ergono a paladini dell’ottusità e della miopia, come se un’azione come quella del boicottaggio potesse apportare un qualche tipo di beneficio. Per sconfiggere l’ostracismo, signori miei, basta un piccolo sforzo: leggere ogni tanto un paio di paginette di Amos Oz e Abraham Yehoshua, per esempio. E (forse) poi se ne può riparlare. Su, provate, non è difficile. Ce la potete fare.
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