domenica 10 maggio 2009

Una storia di amore e di vita

Lo scorso 4 maggio questo bel signore qui a fianco ha compiuto i suoi primi 70 anni e questo post - vi avverto prima così magari desistete dall'intento di proseguire oltre - non vuole far altro che cogliere l'occasione per dirgli grazie di esserci e, soprattutto, di scrivere.

"Essere un israeliano di 70 anni è come essere un americano di 250 e avere conosciuto Lincoln e George Washington", ha scherzato il giorno del suo compleanno. Viene da sorridere a quanti - come la sottoscritta - ricordano di quel suo incontro, poco più che ventenne, con Ben Gurion e la discussione che ne nacque - ai limiti dell'assurdo - su Spinoza.

Amos Oz è Israele, uno dei pochi che più di tutti ne ha assorbito, capito, osservato e studiato l'essenza. E' senso vivo e pulsante della profondità dell'anima e che quindi non conosce bandiere ma empatia totale, commozione pura, gioia e rivoluzione.

mercoledì 6 maggio 2009

Nel grembo della terra ho seminato un grido. Due

Più che una canzone, gli Stati Generali della musica italiana

Un mese dal terremoto, una voce dalla tendopoli