domenica 28 settembre 2008

Il destino nel nome



E' stata uccisa davanti alla sua casa a Kandahar, Malalai Kakar, poliziotta afghana. Era un'eroina nazionale, simbolo della rinascita femminile nell'era post talebana. La donna era uscita dalla sua abitazione ed era appena salita in auto per recarsi al lavoro, al dipartimento crimini contro le donne di Kandahar, che dirigeva da circa due anni. Malalai sapeva di essere un bersaglio privilegiato ma non ha mai lasciato il suo posto, nonostante alle donne afghane i talebani proibiscano di lavorare.
Alle tv internazionali che l'avevano intervistata aveva consegnato dichiarazioni sobrie, rifiutando il canone eroico cui l'accostava già il suo nome. Malalai era infatti anche la leggendaria afghana che alla fine dell'Ottocento guidò alla riscossa i suoi compatrioti contro l'invasore britannico.

Odiano perché hanno paura, lo dice Zygmunt Bauman. Ma questo, almeno per oggi, non servirà a farci stare meglio.

mercoledì 24 settembre 2008

Go Tzipi, go


Tzipi Livni è il nuovo Primo Ministro di Israele. Dopo Golda Meir, è la prima volta di una donna al timone dello Stato ebraico. Le analogie si sprecano: entrambe hanno fama di un carattere spigoloso e risoluto. La Livni ha già svolto un ruolo importante, come Ministro degli Esteri, rafforzando la partnership con gli USA grazie ad un realismo e ad un pragmatismo che in molti hanno apprezzato. Certo, la figura dell’ormai ex premier Ehud Olmert è stata ingombrante, soprattutto sotto il profilo della visibilità e del consenso interno. Adesso si aprono spazi più ampi, in cui la Livni dovrà dimostrare il proprio valore politico. Davanti a lei ci sono molte sfide, interne, regionali ed internazionali.

martedì 2 settembre 2008

E' l'anticiclone, bellezza


Lo so, guys. Scrivo poco e mi distraggo. Leggo, rifletto, mi indigno, penso al blog e mi dico: ok, facciamo domani. E il giorno dopo mi ripeto la stessa cosa...

Dormo poco (ok, non è una novità, in fondo) e faccio sogni distorti, tipo ex compagne di scuola che non sento da una vita e non vedo dal diploma che mi appaiono in scenari tipo Trainspotting, periodi perugini (i migliori, da sempre), facce conosciute e no che vengono a cercarmi e mi tirano in ballotta. E mi sveglio storta e spossata, nemmeno fossi andata avanti a sbagliati tutta notte. Però felice. E poi c'è una soluzione, me l'ha data un mio collega: è l'anticiclone. E se anche voi vi sentite così tranquilli, non è niente che sia per sempre. Come ha detto quel grandissssimo sociologo del nostro tempo che è Manuel Agnelli, come ho detto l'altra sera a Pièr.


E poi intorno c'è questa Milano che sta tornando Milano. Un po' mi piace, un po' la rivorrei come un mese fa.