Ti vedo, d'un tratto. Davanti ai miei occhi. Mi sorridi ed io cerco di guardare nei tuoi, venendoti incontro. Sei vestito come l'ultima volta. Allora non è niente!, mi dico, "Sei tornato!", ti dico. Ma allora rientra la realtà. Grido, come non potendo fare altrimenti, e mi sveglio seduta sul letto. Ho svegliato anche l'Errante, che mi cinge con un braccio. Ho svegliato Sansone, che arriva e mette il muso nel palmo della mia mano, che penzola dal bordo. Resto immobile, stesa su un lato. Guardo davanti a me, poca luce filtra dalla tapparella, penso che non passa.
Ultima settimana di campagna elettorale, la più brutta di quelle che ricordi. In compenso, per la prima volta e finalmente, voterò a Milano. E la cosa mi emoziona. Tra chi parte per Eretz, chi si cimenta con la Meghillat, chi prepara le Orecchie di Aman, anche Purim è alle porte. È già Purim. Il sovvertimento delle sorti. Arriverai primavera, ah se arriverai.