lunedì 20 settembre 2010

Come te nessuno mai


Subito in vetta alla mia hit-parade dei giorni indimenticabili. E prima ancora di incontrarlo sapevo già che tanto sarebbe andata così. L'ho aspettato facendo il conto alla rovescia dei giorni e poi dei minuti, immaginando la scena nella mia testa, come provando davanti allo specchio, pensando e scegliendo accuratamente parola per parola.
Avrei avuto l'occasione per chiedergli qualunque cosa, compreso che fine ha fatto Nuni e se nel corso della sua vita ha più reincontrato il piccolo arabo che volò giù dall'albero. Prima che lui diventasse Amos Oz, quando se ne andava in giro sgambettando per Gerusalemme, come fanno i bambini, senza poter immaginare allora che da grande avrebbe regalato al mondo una "visione senza filtro", come ha saputo sintetizzare perfettamente Moni Ovadia, che nessuno mai.
Di quelle mani strette nelle mie, di quegli occhi di una limpidità mai vista in altri occhi, di quel senso di calore denso che sentivo dentro mi resta questa sensazione, come di un sogno. Incredibile, com'è ovvio, ma vicino e nitidissimo.

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