domenica 13 febbraio 2011

Giusto perché Voi siete il Sire, fan 5mila euro: è un prezzo di favor

Il punto è che a me questa cosa della dignità ferita della donna italica non ha mai convinto. Il fatto è che ho passato un'intera settimana a discuterne con le mie amiche più care, con Roberto, con le colleghe infervorate e con quanti mi hanno invitato via Facebook e con le mail a prendere parte al presidio di questa domenica in piazza Cairoli, a Milano. Quello che penso l'ho sintetizzato qualche post più giù: non credo basti una vagonata di siliconeidi imbaldracchite a cancellare anni di lotta sociale e ad infangare la dignità di milioni di persone per bene.

Tant'è che pensavo di non andare. E non stavo andando: ho preso Sansone e ce ne siamo andati al parco, così da lasciare Rob a scrivere in santa pace. Ah, che domenica degna di essere vissuta. Poi qualcosa ha fatto clic: ho preso e sono andata. Non è la dignità della donne la posta in gioco. O, almeno, non è solo quella. E' la dignità degli uomini, minata e calpestata allora allo stesso modo, è quella dei giovani, degli studenti, dei lavoratori onesti, di chi le cose che ha se l'è sudate, dei bambini (soprattutto di quelli fatti crescere senza infanzia). In altre parole, è la dignità dei cittadini.

Meravigliosa Milano sotto la pioggia: una settimana di primavera e proprio oggi una pioggerellina sottile che sembrava non volesse dar tregua. Be', non ha scoraggiato nessuno: il centro è stato invaso da gente come me. Giovani votati a San Precario, studenti che nei cartelli si proclamavano "nipoti di Einstein", coppie che hanno condiviso il resto mano nella mano, come fossero i miei genitori. Bilancio: facce sorridenti in ogni dove e la speranza del Pm10 in picchiata.

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