martedì 19 luglio 2011

Odio gli indifferenti

"Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti". Un po' un atto dovuto partire alla volta di Genova leggendo Antonio Gramsci, mi sembrava un modo degno di riflettere su questi primi dieci anni dal G8.
Da quella storia non siamo ancora usciti per vari motivi. E' venuta fuori la verità ma non è stata fatta giustizia, ho letto nel corso della mia visita alla bella mostra Cassandra, fino al 24 luglio a Palazzo Ducale.

E' un peccato che le idee e l'entusiasmo portati dai gruppi alteromondisti arrivati in città in quel luglio del 2001 sia andato dissolvendosi, fino a sparire. Dove sono adesso? Cosa si può fare per recuperarlo? E' un dolore troppo forte quella pagina nera della nostra fragile democrazia: i fatti della caserma Bolzaneto, la macelleria messicana alla scuola Diaz. Chi allora impartì ordini oggi è ancora ai vertici e nei posti chiave dello Stato. Chi li eseguì non ha pagato, perché l'ordinamento giuridico italiano non contempla il reato di tortura. Allora, domanda: perché il nostro Paese ha ratificato la Convenzione Onu del 1984 ma non ha mai inserito il reato nel codice penale? Perché non se ne parla abbastanza? Perché son qua che me lo chiedo come una scema mentre mi scorrono sotto gli occhi quelle immagini?

Dieci anni fa avevo appena dato la maturità e mi preparavo per vivermi finalmente Napoli. Dieci anni dopo ho la mia Genova. Il ghetto, Prè e San Lorenzo, via del Campo e la Maddalena, la via al mare. Le scritte sui muri e gli odori di spezie e kebab, i negozi di parrucche africane e la farinata appena sfornata. La frittua de pigneu e il giancu ghiacciato. Le preziose sedute davanti l'uscio, con cui ogni volta mi fermo a parlare, e la princesa bellissima, bionda, a tenermi compagnia con un paio di sigarette. Al porto, Don Andrea Gallo. Questo mi manca quando sto via troppo. E allora non c'è niente che tenga e corro, come una disperata, a riprendermelo.

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