lunedì 5 settembre 2011

Un Paese per vecchi

"Tu sei abusivo, precario e a rischio". Sono di nuovo a Milano da qualche giorno, felice di aver ripreso in mano a pieno ritmo la mia vita. Stasera guardavo il bel film di Marco Risi, Fortàpasc, sulla vita, il lavoro e la fine del bravo giornalista Giancarlo Siani.
Rob mi piomba in casa di ritorno da Piazza Affari, dal presidio dei cosiddetti "indignados" in versione italica. Sono in Spagna, in Grecia, in Israele. In Italia no, non c'è spinta, non c'è aggregazione, ne' organizzazione alcuna. Nessuna idea ne' proposta sui social network, così importanti, così essenziali per ogni azione collettiva, come ci ha ben dimostrato la cosiddetta Primavera araba. Da noi niente di tutto ciò: un po' di ragazzi stanotte dormiranno nelle tende montate in alcune piazze italiane - piazza Affari, per l'appunto, a Milano, piazza Carignano a Torino e non so dove a Bologna -, in vista dello sciopero anti-manovra del governo indetto dalla Cgil per domani. Dalle finestre vediamo dei gran lampi e pensiamo ai ragazzi sotto le tende.

Tra poche ore scatta l'agitazione nazionale in segno di protesta contro un provvedimento che dovrebbe fungere da scudo per ripararci dal male assoluto (che è il default), da armatura suprema contro speculazione, recessione e quant'altro di brutto possa menomare il nostro futuro. Peccato che così come è stata raffazzonata non contenga mezza misura mezza che riguardi la crescita. Ma del resto questo è un Paese per vecchi. Vado ad affacciarmi anch'io, magari porto una cosa calda e due plaid.

Nessun commento: