giovedì 3 luglio 2008

Ingrid, finalmente

Scrive Rocco Cotroneo sul suo blog:

"Varie le sorprese nella liberazione di Ingrid Betancourt. E una conferma, almeno per me.

1) Sta piuttosto bene di salute. Ha esagerato nei video dalla selva? Può darsi, ma per salvare la pelle vale questo e altro.

2) L'operazione. Se è andata davvero come l'hanno raccontata geniale e perfetta. Ho già sentito qualche commento: tutta una finta, c'è stato accordo con le Farc. Non ci credo. Le Farc accetterebbero di fare una figura così barbina? La sorpresa è che per il caso Betancourt tutti si aspettavano un altro finale: un guerrigliero che la consegna, la decisione di liberarla senza condizioni. Invece no: blitz alla israeliana...

3) L'elogio sperticato di Ingrid per Alvaro Uribe. Non si è limitata a ringraziarlo, lo ha definito uomo della Providenza per la Colombia, la sua rielezione una mossa geniale. Già vedo le facce perplesse di alcuni "osservatori": ma come, le cose non erano che Uribe è un narcoterrorista guerrafondaio mentre Chavez, insieme alla famiglia Betancourt, l'unica soluzione per risolvere il conflitto colombiano? Come spesso accade in America Latina, i fatti smontano le teorie che vanno forte tra Parigi e Roma.

4) Credo, da epoca non sospetta, che la soluzione militare per piegare le Farc sia possibile. Uribe ha varie colpe ed è lungi da essere un politico limpido, ma sul conflitto armato ha dimostrato finora di aver ragione: chi tratta con la guerriglia finisce per rafforzarla mentre si lascia prendere in giro. Un po' come chi dialoga con un noto politico di casa nostra.La liberazione della Betancourt e di altri 14 ostaggi mostra che la superiorità di mezzi ed intelligence dell'esercito è ormai totale. Ho parlato con almeno cinque ex guerriglieri nei mesi scorsi: tutti raccontavano che le Farc sono prossime al tracollo e senza gli ostaggi sparirerebbero in poco tempo".

Ingrid, Ingrid, où est-tu?

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