lunedì 28 novembre 2011

Cos'è la vita

Insomma scorrazzo da una parte all'altra della città immersa nelle mia miriade di cose da fare, tra cui questo progetto che coinvolge le detenute del carcere di San Vittore che ormai non è più lavoro: è dedizione, passione, quasi voto. Le radici ben piantate da una parte, il resto mosso dal vento, come mi diceva oggi Moni Ovadia. Alzi la mano chi non è figlio di una diaspora: quello che era prima di te, finisce a far parte di te. E non si sfugge.

Quello che resta fuori invece lo perdo, lo confondo o lo dimentico: i codici di accesso alle agenzie (sì, quelli che uso ogni santo giorno per lavorare), i pin dei telefoni, la combinazione del bancomat, la lista della spesa, i guanti, una ricetta, il biglietto del treno, lo scontrino di un maglione dalla taglia sbagliata. “La solita sbadata, sei...Allora buona serata, eh, e salutami quell'Alberto”. Roberto, mamma, Roberto.

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