lunedì 8 novembre 2010

La meraviglia del creato

Giornata strana. Sono sopravvissuta - nell'ordine -: alla donna delle pulizie che già all'alba se ne è uscita con una battuta omofoba che fa onore al suo premier, al portinaio che ha avuto addirittura l'ispirazione di venirmi a spiegare perché Hitler se l'è presa con gli ebrei in Germania. Gli ho fatto notare di avere sangue ebreo, che scorre nelle vene ed è anche piuttosto caldo. Pensavo che avrebbe mollato il colpo ma non tutti i neonati hanno avuto il privilegio della visita della Fata dell'intelligenza, che vuoi farci. A ora di pranzo, il tecnico che legge Il Giornale in stereofonia. Invoco pietà e misericordia, capisco come scattano i raptus. Mi incuffio e vado di training: ripenso a sabato sera, alle parole di Nichi Vendola al teatro Dal Verme, all'aria buonissima che tirava. E penso alla sonata di Corelli. Mi passa, mi passa. Guardo il mio collega, respiro, vedi che mi passa... Se andassi a letto adesso, la giornata finirebbe prima? No, mi dice bene. Stasera Saviano. E chissenefrega della professionalità: lo prendo e lo bacio, guarda.

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