domenica 9 gennaio 2011

E' una tribù che balla


Sveglia all'alba - che per me, di domenica, è mezzogiorno -, accendo il pc, apro tutto l'ambaradan e su Facebook iniziano a scorrermi sotto gli occhi commenti dei miei contatti maglianesi e marsicani che sono tutti un 'paura', 'e ci risiamo' e 'tu l'hai sentito?', 'Madonna che botta', 'tremo tutto', etc etc. C'è stata una scossa di terremoto, intorno alle 11 e mezza: 3.9, epicentro nel Fucino e, precisamente, nel mio paesello, mi spiega un'Adn. Nello stesso momento su Rainews passa l'ultim'ora. Penso che alle 11 e 36 mio fratello aveva un treno per Roma, i miei erano sicuramente fuori casa. Afferro il telefono, che comincia a squillare: è babbo.

Figurarsi, mi cascano dal pero, come al solito. Io li adoro. Mio papà se ne lava subito le mani "Ah-ha, guarda, siamo appena rientrati. Ti passo mamma". Arriva lei: "Quando? E l'epicentro dove? Ah. Manno', non abbiamo sentito niente, ero al centro commerciale co' tuo padre. E comunque ora devo chiudere, c'è di nuovo il telefono che squilla di là, tutta gente che chiama pe' sape' se siamo vivi. Sai che dico? Tiè!". Sono meravigliosi.

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