martedì 11 gennaio 2011

La classe operaia non va in paradiso

Ecco, siamo messi così. Veder piangere un operaio - che potrebbe avere l'età di mio papà - all'uscita della sua fabbrica, dove per anni avrà dato anima e corpo, immaginare il clima che si respira là dentro e fuori in questi giorni - soprattutto in questi giorni -, a ridosso del referendum sul nuovo contratto di lavoro per le tute blu della Fiat di Mirafiori, trovarsi con uno stipendio da fame e sentire costantemente che la vita vera ti viene strappata dalle mani, senti solo di soffocare.

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